Caro Papà,
Ricordo quando ero bambino e mi portavi con te a vedere la pallanuoto, quelle trasferte mi sembravano lunghissime ed invece erano tutte in Liguria giacchè il Savona militava in Promozione,all’epoca si giocava spesso in mare: Vernazza.Prà, Arenzano erano campi ostili con il pubblico che inveiva da riva o dagli scogli, era tutta un’altra pallanuoto! Mi ricordo le retine con i palloni, i cartellini e le calottine rigorosamente senza paraorecchie che spesso si rompevano e allora si aggiustavano “alla buona” con nastrini e ago e filo, tu ti improvvisavi sarto , con quell’abilità che avevi acquisito in anni di Pronto Soccorso, solo che lì cucivi le persone!
Quanta nostalgia Dottore!
Nel 73 ho iniziato anch’io a giocare a quel meraviglioso sport, quanti pianti…io, io volevo fare il calciatore e invece la pallanuoto mi è entrata nell’anima, 4 titoli italiani giovanili (2 da titolare)anche grazie a dei fenomeni di compagni di squadra e ad un allenatore che non sapeva ancora che sarebbe diventato tra i top assoluti, una decorosa carriera senior nelle serie minori (Quinto,Albissola e Loano) e ora mi cimento come organizzatore, spero di essere alla tua altezza quando nei 60 inizio 70 riempivi la Piscina di Albissola con i tornei dei bagni tu vulcanico e passionale ideatore di eventi.
Io faccio tutto in tuo onore, semplicemente con tutto l’amore che ho, ciao Pà
Tuo figlio Mauro
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